Mense scolastiche, appalto annullato dai giudici: bocciati gli stipendi “ridotti”

 
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Gela. Appalto annullato e presunte anomalie nell’assegnazione del servizio di refezione scolastica al consorzio sociale Glicine.

Le anomalie sollevate al Tar. La decisione arriva direttamente dai giudici del Tar di Palermo che hanno detto sì al ricorso presentato dai responsabili della società Le Palme, fino allo scorso anno impegnati nella gestione del servizio. Le presunte anomalie sono state sollevate dai legali dell’azienda trapanese che aveva comunque preso parte alla gara d’appalto aggiudicata, alla fine, al consorzio palermitano Glicine. “L’amministrazione comunale – si legge nella sentenza –  ha illegittimamente ritenuto attendibili le giustificazioni in quanto non ha tenuto conto del disposto dell’articolo 335 del contratto collettivo nazionale di lavoro per i dipendenti dalle aziende del settore turismo in materia di cambi di gestione relativi ad appalti”. 

La compressione degli stipendi. Tra le contestazioni mosse dalla società Le Palme, infatti, c’era proprio la riduzione del 30% degli stipendi tabellari fissati a livello ministeriale per i lavoratori del settore. Una clausola inserita nella propria offerta dal consorzio Glicine. “Nessun’adeguata dimostrazione – scrivono ancora i giudici – in ordine alle ragioni che rendevano possibile una compressione dei costi del personale pari al 30% in presenza dell’obbligo di utilizzo dei dipendenti della precedente affidataria che non fruivano di agevolazioni è stata fornita dalla aggiudicataria, la cui offerta avrebbe, pertanto, dovuto essere giudicata non congrua”. In questo modo, stando ai magistrati, le altre aziende impegnate nella gara d’appalto sarebbero state sfavorite rispetto all’aggiudicataria. “Trattasi di modifiche significative – concludono i magistrati – rispetto alla offerta in gara, le quali avrebbero dovuto indurre la stazione appaltante a non ritenere adeguatamente giustificata la stessa”. 

Risarcimento dei danni al 5%. Dopo aver detto sì alle richieste d’annullamento di tutti gli atti del procedimento, i giudici hanno riconosciuto il diritto della società Le Palme ad ottenere un risarcimento danni fissato al 5% del valore residuo dell’appalto. Intanto, per le prossime ore, l’assessore all’istruzione Giovanna Cassarà ha indetto una conferenza stampa anche per rispondere alle richieste chearrivano dalle lavoratrici e dalla Filcams Cgil, sigla sindacale che ha minacciato lo sciopero. I ritardi nel pagamento degli stipendi risalgono allo scorso novembre e le lavoratrici lamentano nuove assunzioni effettuate dalle aziende che fanno parte del consorzio sociale.

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