Gela. Il presidente del Cna, Roberto Sola, accusa Comune e prefettura di immobilismo sulla gestione dell’area industriale di contrada Brucazzi e ne chiede la gestione in cambio di agevolazioni. Dalle 17 tra i capannoni c’è quasi il coprifuoco. Gli imprenditori chiedono la gestione dell’area industriale di contrada Brucazzi. Sono insoddisfatti del coordinamento comunale formalizzato tre anni fa con la cessione dell’ormai ex Irsap, mai sfociata in azioni concrete.
Da allora il bilancio è disarmante e induce a pensare solo ad una crisi profonda complice la mancanza di sorveglianza dei capannoni che ospitano le poche realtà produttive industriali del territorio.
L’obiettivo è risalire la china per colmare i troppi disagi che sono da ostacolo allo sviluppo economico. Manca una connessione internet e la fornitura di energia stabile, solo per citare alcune delle utilities indispensabili a fare impresa. Le strade sporche sembrano abbandonate al loro destino, con l’illuminazione pubblica spenta e la mancanza di controllo. I canali di recupero delle acque piovane sono ostruiti da rifiuti e sporcizia. Roberto Sola, presidente del Cna, affiancato da una cospicua schiera di imprenditori, ha chiesto al sindaco Lucio Greco l’affidamento dell’area industriale in cambio di sgravi.
Gli imprenditori includono anche la prefettura nel calderone di chi dovrebbe tutelare i loro diritti con atti concreti. Infatti, la lunga conta dei disagi annovera anche continue irruzioni furtive. Dalle 17, i capannoni sono abbandonati al loro destino, manca un pattugliamento e i malviventi sono agevolati anche dalla carenza dell’illuminazione pubblica.