Gela. “Non basta una rassicurazione solo a parole. Serve un atto, con il quale venga ripristinata la Condotta agraria di Gela. La questione non è assolutamente risolta”. I dem ritengono che la scelta di accorpare a Mazzarino il territorio locale e la Condotta agraria, che ha servito per decenni gli operatori cittadini del settore, sia del tutto sbagliata. Dopo la lettera di rimodulazione inviata ieri dall’assessorato regionale all’agricoltura, che di fatti depenna gli uffici gelesi, il deputato Giuseppe Arancio ha presentato un’interrogazione al governo regionale. “Risulta del tutto incomprensibile la scelta che ha cancellato la realtà più grande della provincia, come Gela – dice – decidendo di accorparla nella Condotta agraria di Mazzarino. L’intera piana di Gela, con il suo patrimonio in agricoltura, è stata realisticamente l’unica alternativa produttiva più rilevante dopo le scelte di Eni, che hanno ridimensionamento l’apparato industriale”.
Mentre già montava la polemica politica, che ha soprattutto contrapposto il Pd locale al deputato forzista Michele Mancuso, ieri il sindaco Lucio Greco ha invece parlato di questione risolta. Dal Partito Democratico arriva un’ulteriore richiesta di chiarimenti, alla quale il governo regionale dovrà dare seguito.
da gela si stanno portando via tutto ,siamo in mano a nessuno