Gela. Nell’iter infinito del porto rifugio e di lavori, attesi ormai da anni, un altro passo, piuttosto lento, è stato mosso in direzione della conclusione dell’intera procedura. “Mi è stato confermato che lo scorso venerdì è stato rilasciato il parere dell’Ispra, dopo che la Regione aveva inviato le integrazioni chieste – dice il senatore grillino Pietro Lorefice che da tempo segue l’intricata vicenda – sono stati necessari quasi i salti mortali, visto che le integrazioni non hanno rispettato del tutto le indicazioni, ma alla fine il parere è stato rilasciato”. Per mesi, si è atteso che Palermo inoltrasse le necessarie integrazioni. Una lentezza burocratica, a tratti estenuante, che sta pesando su un procedimento, avviato ormai tanti anni fa. Il parere è destinato al Ministero dell’ambiente, che alla fine deve emettere il decreto, da tutti atteso. Solo così si potrà andare alla gara per gli interventi di urgenza nel sito portuale. “C’è un termine di trenta giorni dal momento nel quale il parere viene ricevuto dal ministero – aggiunge Lorefice – si tratta di un parere endoprocedimentale, al quale non possiamo accedere. Speriamo che si possa chiudere tutto prima possibile”.
Gli operatori del settore e i componenti del comitato pro-porto sono tra i più attivi negli sforzi per chiudere una vicenda infinita, resa ancora più difficile da una burocrazia, quasi paralizzata nonostante le periodiche promesse della politica.