Gela. Il calcio è fermo per la pandemia ma il Comune non ne ha approfitta per riaprire finalmente lo stadio. Da mesi si parla di interventi finali ed a completamento del cantiere ma ad oggi è tutto fermo.
Il vice presidente del Gela, nonché consigliere comunale leghista, Emanuele Alabiso, parla dell’ennesima promessa disattesa
“È tutto fermo – dice Alabiso – in quest’ultimo mese non è stato attaccato nemmeno un chiodo. Eppure ci avevano detto che mancava poco, che servivano pochi soldi. Ed invece eccoci qui a parlare dell’ennesima promessa andata a vuoto”.
Non ci sono neanche problemi di natura finanziaria, perché il bilancio di previsione è stato approvato la settimana scorsa.
Sullo stadio pende una indagine giudiziaria ma secondo il vice presidente del Gela non incide sui lavori perché ogni intervento è stato effettuato per questo motivo con molta oculatezza. “Non può essere un alibi perché ogni intervento è stato fatto meticolosamente – prosegue – teniamo conto che se ci faranno riprendere a gennaio le attività non possiamo fare spogliare fuori i nostri ragazzi. Gli spogliatoi sono indispensabili ma senza agibilità non si possono usare”.