Gela. Non spetta al sindacato indicare i nominativi dei lavoratori che verranno assunti da Tekra, attraverso la lista di disponibilità. Ci sono dei requisiti di legge e quelli vanno rispettati. Altrimenti, ci rivolgeremo alla procura”. Il segretario confederale dell’Ugl Andrea Alario ritorna sulla tensione che sta ancora una volta maturando intorno al destino occupazionale degli ex Tekra, che per mesi hanno protestato, nel tentativo di ritornare in cantiere. L’azienda ha comunicato che c’è la necessità di effettuare sette assunzioni. Alario e il segretario provinciale dell’Ugl servizi ambientali Orazio Caiola spiegano inoltre che “i tre lavoratori gelesi del cantiere di Piazza Armerina hanno tutti i requisiti per essere richiamati, come previsto dall’accordo firmato ad ottobre da tutte le parti, compreso il sindaco”. I lavoratori in protesta hanno sollevato sospetti su possibili assunzioni indicate direttamente dal sindacato.
“Il sindacato ha un unico ruolo, far rispettare i parametri previsti dall’accordo di ottobre – dice il segretario provinciale Usb Luca Faraci – non ci saranno favoritismi. I lavoratori che saranno assunti, attraverso la lista di disponibilità, dovranno avere i requisiti fissati, a cominciare dall’anzianità. C’è un elenco di operai che hanno lavorato dal 2014 in poi per conto di Tekra. Capiamo la preoccupazione dei lavoratori che hanno protestato, ma ripeto che non tocca ai sindacati indicare i nomi”. Come più volte capitato, il servizio rifiuti riserva ancora forti tensioni, rafforzate dal fatto che non ci sia ancora chiarezza sul futuro più imminente della gestione.