Gela. Vertenza Eni al centro dell’incontro che si è svolto questa mattina al comune con i rappresentanti della politica locale, deputati regionali, sindacati e il clero locale.
Al termine dell’incontro è stato redatto un documento per chiedere sia al Governo Regionale sia al Governo Nazionale, l’immediata dichiarazione di stato di crisi e l’attivazione di un tavolo permanente. “Un intervento urgente – si legge nel documento – affinché la Raffineria di Gela riveda le sue intenzioni, predisponendo un serio piano industriale in grado di rilanciare l’attività e salvare gli attuali livelli occupazionali. Convocare urgentemente tutte le parti sociali in causa, compresa Sicilindustria, affinché si mettano in atto tutte le misure atte a scongiurare la perdita occupazionale in un’area già pesantemente colpita da crisi.
Intervenire affinché la Raffineria di Gela e, quindi, l’Eni assumano da subito una nuova strategia industriale che consenta di riprendere immediatamente le attività di manutenzione degli impianti già programmati e lavori alla realizzazione di una progettualità nuova su Gela che assicuri strumenti normativi e risorse necessarie per la riqualificazione ambientale del sito, per un concreto rilancio e per la sua riconversione produttiva. Attuare il proposto Accordo di Programma già predisposto dall’Amministrazione Comunale, volto ad attivare iniziative di formazione e qualificazione di Imprese locali e territoriali, al fine di fornire in loco la giusta qualificazione e la giusta valorizzazione delle risorse territoriali.
Dare priorità assoluta ai progetti in itinere a livello comunale, regionale e nazionale quali: yard industriale; riqualificazione del lungomare (attività legate al turismo); sistemazione definitiva della mantellata sul porto isola; porto porta container; porto turistico e attività connesse; strutture ricettive per il rilancio del turismo; intervento a salvaguardia del Progetto fotovoltaico/agricolo Agro Verde; infrastrutture stradali, completamento della Gela–Siracusa (partendo anche da Gela); ampliamento Gela–Catania (come previsto dall’accordo di programma); Gela–Santo Stefano di Camastra (partendo anche da Gela), realizzazione della circonvallazione di Gela, piano delle dighe, sistemazione e completamento delle relative condotte di distribuzione irrigue”.