Gela. Il rapporto politico tra il gruppo forzista che si rifà al deputato regionale Michele Mancuso e il sindaco Lucio Greco, seppur tra alti e bassi, sembra destinato a protrarsi, almeno in questa fase. Negli ultimi giorni, le parole di fuoco non sono mancate e forzisti come il consigliere Carlo Romano hanno contestato diverse scelte del sindaco rispetto al capitolo della gestione dell’emergenza sanitaria. Un chiarimento vero e proprio sembra ancora non esserci stato. Il deputato regionale Michele Mancuso potrebbe approfondire queste vicende con lo stesso sindaco. Il capogruppo azzurro in consiglio comunale Luigi Di Dio non dà la sensazione di essere preoccupato, neanche davanti alle parole volate nel confronto a distanza con qualche fedelissimo dell’avvocato. “Partiamo dal presupposto che non accettiamo lezioni da nessuno – dice – basta verificare la nostra attività in consiglio. Forza Italia ha sempre sostenuto e votato tutti gli atti importanti portati dall’amministrazione comunale. Noi abbiamo sostenuto il sindaco e non il consigliere di turno. Il nostro rapporto politico è con Greco. Siamo per costruire e se c’è da limare qualcosa, siamo pronti a farlo. Forza Italia fuori dalla maggioranza? Sono decisioni che eventualmente dovrebbe comunicare il sindaco. Non accettiamo diktat da chi non è titolato. Per il resto, è normale che ogni consigliere possa cercare visibilità. Sta nelle cose. Forse, la commissione sanità si è sentita esclusa da scelte che toccano l’intero comparto. Nella commissione, ci sono operatori che affrontano quotidianamente le tante difficoltà dell’emergenza sanitaria e anche il consigliere Carlo Romano credo abbia voluto dare solo un proprio contributo”. Mentre si è in attesa della verifica con Greco, i forzisti non sono rimasti con le mani in mano. E’ in stato piuttosto avanzato il dialogo con il gruppo di “Libera-mente”.
Di Dio e l’altro azzurro Carlo Romano hanno condiviso un appello pubblico, firmato anche da Vincenzo Casciana e Pierpaolo Grisanti, rivolto soprattutto agli alleati di maggioranza, nel tentativo di andare oltre la frammentazione politica. “Diciamo che siamo in fase di gestazione – conclude Di Dio – con i consiglieri Casciana e Grisanti c’è unità di intenti. Stiamo ragionando su punti programmatici comuni. Un unico gruppo? Ci può essere intesa anche rimanendo sotto simboli diversi. L’appello serviva a far capire che il divide et impera non può passare. Deve prevalere l’unità nella maggioranza”. Dal dialogo in atto tra i consiglieri di Forza Italia e quelli di “Libera-mente” potrebbero aprirsi nuove prospettive tra i pro-Greco.