Gela. La sfida del prossimo anno sarà quella di allargare la partecipazione dei cittadini creando mille nuovi giovani volontari nelle associazioni. E’ questo l’ambizioso obiettivo che il presidente del Movi, Enzo Madonia, si è posto, annunciandolo durante l’assemblea nazionale del volontariato.
“E’ necessario – dice – non solo per garantire un turn over e un ricambio generazionale, ma per promuovere la responsabilità sociale di tutti”. Il dibattito in questa fase è incentrato anche sui tanti esponenti del mondo del volontariato che finiscono in lista nei partiti. Madonia ha le idee chiare, seppur anche per lui i rumors lo davano per candidato.
“L’impegno volontario è certamente politico che va inteso come strumento di azione sociale e non di partecipazione diretta – specifica – Il volontariato contribuisce con le proprie idee e visioni delle società e costruire percorsi sociali, prendendo posizione ma non è di parte, dunque non è legato a nessun partito e non ha propri candidati. Le associazioni sono composte da cittadini che come gli altri esercitano la propria scelta di voto nel pluralismo delle opzioni politiche”. Insomma si fa politica ma senza necessariamente schierarsi con un partito.
Ed invece è successo e continua ad accadere che siano i partiti a pescare nell’associazionismo, considerato ottimo serbatoio di voti. “La presenza del volontariato non deve essere subalterna agli enti ed alla politica ma capace di indicare strade nuove – conclude – Tutto questo senza perdere l’identità”. Per questo motivo il 13 ottobre i quadri delle associazioni di Gela s’incontreranno presso la Casa del Volontariato per definire le linee guida del prossimo anno. L’obiettivo prioritario è il coinvolgimento dei cittadini e il recupero della gratuità come elemento distintivo del volontariato. Il riscontro a fine anno, quando solitamente dal Comune tirano fuori contributi a pioggia a parrocchie e svariate associazioni più o meno di volontariato.