Gela. Se una parte della maggioranza ha evidentemente preso le distanze dalla linea del sindaco, almeno sul fronte della gestione dell’emergenza sanitaria; un’altra non accetta più i metodi dei “ribelli”. Il consigliere di “Un’Altra Gela” Romina Morselli, tra i più vicini a Greco, ora vuole “chiarezza”. Sta affrontando insieme all’amministrazione comunale una fase molto complessa, ma non accetta più un trattamento che considera fatto solo di “fango”, gettato addosso da alcuni alleati. “Personalmente, non li considero consiglieri di maggioranza – dice subito – non si può essere in maggioranza e allo stesso tempo usare una dialettica offensiva, nei confronti del sindaco e di chi vuole condividere le sue scelte. In un anno e mezzo, ho subito di tutto, perfino insulti. Sono stata apostrofata con frasi maschiliste ed offensive. In ogni caso, non mi fermeranno”. Il fronte più critico verso il sindaco e il suo gruppo di riferimento, ad oggi è certamente la commissione sanità, presieduta da Rosario Trainito e composta da esponenti di maggioranza come il forzista Carlo Romano. “Usano metodi inaccettabili – aggiunge Morselli – nessuno li obbliga a rimanere in maggioranza. Non si può dire di condividere un’azione amministrativa, quando invece ogni occasione è buona per insultare il sindaco e chi lo sostiene. Siano consequenziali. Se non condividono una linea amministrativa, escano dalla maggioranza, prendendo le distanze anche dai loro riferimenti in giunta. Penso che i leader dei loro partiti e dei movimenti debbano intervenire e fare chiarezza. Vogliono stare in maggioranza? Lo facciano, ma in modo costruttivo. Nessuno vuole negargli il diritto di critica, ma si stanno toccando livelli inaccettabili. Parlano solo alla pancia della gente e puntano ad offendere chi non accetta questo tipo di strada. La commissione sanità e istruzione vuole partecipare alle scelte? Lo faccia. I consiglieri però devono capire che non sono assessori. Non possono pretendere di sedersi al tavolo per dettare la linea amministrativa. Non è questo il ruolo delle commissioni consiliari. Se non lo accettano, lascino la maggioranza. Il Pd l’ha fatto. Hanno deciso che l’esperienza Greco non era più confacente alle loro indicazioni politiche. Tanto di capello a loro, che sono stati molto più coerenti di chi rimane in maggioranza, solo per destabilizzare”.
Le parole del consigliere Morselli, questa volta senza troppi eufemismi politici, potrebbero chiamare alle loro responsabilità anche le altre anime di un’alleanza, comunque in forte difficoltà.