Gela. Con il Tar Palermo che ha bloccato l’efficacia dell’ultima ordinanza di requisizione dei loculi a Farello, impugnata dai rappresentanti delle confraternite, a Palazzo di Città è stato deciso di rilasciarne un’altra, sospendendo quella congelata dai giudici amministrativi. Questa volta, verranno requisiti solo quindici loculi, quelli necessari per dare sepoltura alle salme ancora in attesa. L’emergenza è più che conclamata, in attesa degli ottanta loculi prefabbricati che sono già stati autorizzati dal municipio, mentre il progetto più ampio, da 840 loculi, se tutto venisse confermato potrebbe essere disponibile solo nell’aprile del 2022. Tempi troppo lunghi rispetto ad una situazione che ha scatenato la dura reazione dei rappresentanti delle confraternite, dopo anni di requisizioni, a loro volta ormai a corto di spazi. Si sono rivolti al Tar che ha sospeso l’efficacia dell’ordinanza dello scorso settembre, costringendo il sindaco a ricorrere ai ripari. L’emergenza cimiteri lo ha spinto ad attaccare i suoi predecessori (che hanno risposto a muso duro), accusati di non aver programmato nulla sul fronte dell’edilizia cimiteriale.
Nell’ordinanza, appena firmata, il sindaco spiega inoltre che tra le altre soluzioni si tenterà di spingere i parenti dei defunti “privi di sepoltura a procedere all’inumazione o alla cremazione della salma”.