Gela. Il sequestro risale allo scorso maggio e i finanzieri entrarono in diverse attività commerciali della città, gestite da esercenti cinesi. Vennero sequestrati migliaia di prodotti da fumo, cartine e filtri, messi in vendita senza autorizzazioni. Secondo le fiamme gialle, quei prodotti, in base alla normativa, potevano essere rivenduti solo da attività autorizzate dai Monopoli di Stato. I pm della procura hanno chiuso le indagini nei confronti di almeno quattro esercenti di nazionalità cinese. Tra le ipotesi di reato che vengono contestate, anche il mancato versamento delle accise per la vendita di questo tipo di prodotti e il contrabbando.
Durante le attività di verifica negli esercizi commerciali, furono sequestrati almeno 330 mila pezzi, che erano stati posti in vendita. I titolari delle attività sono difesi dall’avvocato Vittorio Giardino.