LA PLATA (ARGENTINA) (ITALPRESS) – Niente di grave, solo accertamenti dovuti a una situazione di disidratazione e anemia derivante da problemi di alimentazione e legata a un fattore emotivo. Leopoldo Luque, medico di Diego Armando Maradona, rassicura tutti sulle condizioni dell’ex Pibe de Oro, ricoverato ieri in una clinica di La Plata, l’Instituto Ipensa. Niente coronavirus nè ictus, solo dei controlli. “Ho detto io stesso a Diego di ricoverarsi, all’inizio non voleva ma poi ha accettato. E’ un paziente complicato, non è ubbidiente come altri. Con gli altri pazienti è più facile, perchè dai loro delle indicazioni e le seguono. Ma se si trova qui è perchè lo vuole anche lui”, ha spiegato Luque, improvvisando una conferenza stampa poco fuori dalla clinica. “E’ molto difficile essere Maradona – ha proseguito – Diego è una persona che alterna momenti eccellenti ad altri che non lo sono e credo che portarlo qui possa aiutarlo. Ha la sua età, molte pressioni”. L’ex Pibe de Oro dovrebbe restare in clinica “almeno tre giorni” e non è da escludere che già nel fine settimana possa essere in panchina per guidare il Gimnasia nella Coppa di Lega. Prima, però, deve rimettersi in sesto. “Psicologicamente sta male e questo si ripercuote sull’alimentazione e sul corpo – ha sottolineato ancora il medico – L’ho visto triste, non mi piaceva”. Secondo i media argentini, dietro questo malessere del Diez ci sarebbe una crisi depressiva: “E’ ferito, senza voglia di mangiare, di parlare. Il compleanno ha smosso molte cose, ha il cuore a pezzi”, raccontano a “Olè” fonti vicine all’ex calciatore. Maradona avrebbe infatti voluto tutti i figli vicini a sè in occasione del suo 60esimo compleanno, festeggiato venerdì scorso, ma causa pandemia non è stato possibile. (ITALPRESS).