Gela. In missione fuori Regione per un Tso ad un paziente, che versava in condizioni preoccupanti, ma a spese loro. Succede a due agenti della polizia municipale, che lo scorso luglio ricevettero l’ordine di seguire il trasferimento del paziente, accompagnato fuori Regione a causa della chiusura di psichiatria al “Vittorio Emanuele. Una prassi prevista dalla normativa in materia. Arrivarono fino in Calabria, addirittura pagando di tasca loro il carburante per l’auto di servizio, ma fino ad oggi le istanze per il rimborso delle spese sostenute (circa 140 euro complessivi) sono sempre state rimandate al mittente.
I tecnici del settore bilancio del Comune, che dovrebbero autorizzare il riconoscimento delle spese, hanno per due volte dato disco rosso, “in quanto la documentazione giustificativa della spesa non è idonea perché non identifica il soggetto che l’ha sostenuta”, si legge nei provvedimenti. Non sono bastate le ricevute prodotte e le richieste formulate dal settore polizia municipale. I due agenti, che si attennero rigorosamente agli ordini ricevuti, adesso pagano dazio, senza neppure poter avere il rimborso che gli spetterebbe.