Gela. Condomini in rivolta contro la costruzione di cancelli e recinti nel quartiere Albani Roccella della città. il clima si è fatto rovente dopo la protesta di una minoranza degli abitanti in via Novari,
nel popoloso quartiere periferico. Il paraplegico Giacomo Spanalatte non ci sta e lamenta le irregolarità della raccolta firme, della costruzione di un recinto abusivo che lo costringerà insieme al resto dei componenti della cooperativa “Celi” a pagare privatamente servizi di competenza pubblica. “Anche la vendita delle case- ha dichiarato Spanalatte- è irregolare. Ho già fatto dei solleciti per ricevere risposte da parte dell’amministrazione”. “Da circa tre mesi- continua il socio della Celi- siamo costretti a vivere in un posto dove i cancelli all’ingresso vengono chiusi alle 19”. Il clima si surriscalda quando interviene la moglie esausta per una situazione che a suo dire ha dell’incredibile. “Se dovesse mancare la luce e avere un urgenza- ha sostenuto a denti stretti la consorte di Spanalatte- a causa della malattia di mio marito potremmo addirittura andare incontro alla morte”. Immediata la replica del presidente della Cooperativa Rocco Cosentino che non ci sta alle accuse. Sfiorata la rissa, Cosentino con carte alla mano ha gridato a gran voce che tutto si è svolto nel rispetto della legge e che le migliorie apportate sono state concordate con la stessa cooperativa durante una riunione a cui hanno partecipato tutti i soci. “ Su quattro quinti abbiamo ottenuto 60 firme – ha detto Cosentino- il resto lo discuteremo in altre sedi”.