Gela. Un nuovo ricorso per dire no, questa volta, all’esclusione dalla procedura di valutazione d’impatto ambientale del parco eolico che dovrebbe sorgere lungo la costa ricompresa tra l’area di Macchitella e quella di Punta due Rocche, nel territorio di Butera.
Si tratta, in sostanza, dell’ultimo passo amministrativo che dovrebbe portare alla realizzazione della maxi opera voluta dai titolari della Mediterranean Wind Offshore.
Lo scorso mese, infatti, i tecnici del ministero dell’ambiente, seguendo il contenuto di una nota rilasciata dai colleghi della commissione di verifica dell’impatto ambientale Via-Vas, hanno definitivamente confermato l’esclusione del progetto dalla valutazione d’impatto ambientale: in sostanza, il via libera definitivo all’avvio dei lavori. Da tempo, l’amministrazione comunale si è detta contraria alla costruzione di un sistema ritenuto fin troppo invasivo per l’equilibrio, già fragile, dell’ecosistema marino locale.
Per questa ragione, la giunta ha già incaricato il proprio legale di fiducia, l’avvocato Stefano Polizzotto, che avrà il compito di presentare un ricorso davanti ai giudici del tribunale amministrativo di Palermo ed ottenere un’eventuale pronuncia sospensiva.
Si cerca, in questo modo, di opporsi all’avvio dei lavori di un progetto che, a pieno regime, prevede l’installazione in mare di trentotto aerogeneratori e al collocamento di una sottostazione elettrica a terra.
L’impianto, in base ai progetti presentati dagli imprenditori liguri della Mediterranean, dovrebbe essere in grado di produrre energia per circa 136,8 MW, estendendosi lungo una superficie di quasi dieci chilometri quadrati.
La nuova accelerazione, dopo quella dello scorso ottobre quando arrivò il sì alla costruzione da parte dei funzionari del ministero delle infrastrutture, dovrà nuovamente passare dal vaglio dei magistrati amministrativi.