Via D’Amelio, Tona: a cosa serve la vigilanza sui pm nisseni?

 
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Caltanissetta. «Sono tanti i modi con i quali il suo dolore e quello della sua famiglia è stato insultato in questi anni; e ad ognuna di queste offese corrisponde una vergogna per il nostro Paese».

Lo scrive il presidente della sezione dell’Anm di Caltanissetta, Giovanbattista Tona, in una lettera inviata ad Agnese Borsellino, vedova del giudice ucciso nella strage di via D’Amelio nel 1992 assieme alla sua scorta.

Nella missiva Tona ricorda alcuni passaggi «difficili» sull’inchiesta aperta dalla Procura di Caltanissetta, come «quando, dinanzi alla possibilità di capire davvero come erano andate le cose, ci fu chi si scandalizzò perchè i magistrati continuavano ad indagare su fatti tanto vecchi e sui quali non vi sarebbe stato più nulla da scoprire. E adesso non sembra che sia finita, carissima signora Agnese».

«Ora pare – aggiunge Tona, parlando della richiesta di documenti dalla Procura generale della Cassazione – che sui magistrati che hanno lavorato ancora sulla strage di via D’Amelio ci sia bisogno di vigilanza; a cosa serva questa vigilanza in realtà ancora non lo possiamo sapere. Forse per verificare che siano state rispettate le regole e che non si sia usciti dal seminato. Ma chi ha tracciato il seminato? Si vedrà».

«Ripensando a tutte queste cose – scrive Tona alla vedova Borsellino – io capisco il suo sfogo, quel grido che tanto mi ha inquietato e che proclamava la sua vergogna di essere italiana.

Lo capisco meglio, però, se lo unisco alle parole di speranza che Le ho sentito pronunciare in questi giorni; e le confesso che mi riempie di orgoglio il fatto che lei ha associato questa sua speranza all’operato dei magistrati di Caltanissetta, sui quali evidentemente lei prima di altri ha vigilato, formandosene una rassicurante opinione.

»Perchè lei possa essere orgogliosa di essere italiana – conclude Tona – bisogna che veda davanti a sè uomini dello Stato che non la offendano o che non la facciano vergognare. In passato evidentemente non le sarà capitato spesso«.

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