Gela. Le condanne erano pesanti, perché dopo l’inchiesta antimafia “Malleus” Giuseppe Lumia, Baldassare Nicosia e Domenico Trespoli furono ritenuti tra i punti di riferimento del traffico di droga, organizzato per conto del gruppo dei Rinzivillo. I giudici della Corte d’appello di Caltanissetta, nel procedimento bis, hanno invece ribaltato tutto, assolvendoli, per non aver commesso i fatti. Una decisione che arriva dopo le condanne di primo e secondo grado e l’annullamento della Cassazione, che risale allo scorso febbraio. Gli avvocati Flavio Sinatra e Cristina Alfieri, difensori degli imputati, hanno ripercorso la vicenda dei tre anche nel corso del nuovo giudizio di appello, successivo alla decisione della Cassazione. Lumia era stato condannato a quattordici anni e due mesi di reclusione, tredici anni e quattro mesi a Trespoli e quindici anni a Nicosia.
I magistrati della Corte d’appello nissena hanno rivalutato del tutto le loro posizioni, pronunciando una decisione favorevole, che fa cadere accuse che sembravano ferree.