Gela. I commercianti di via Navarra Bresmes sono stanchi di continuare a convivere con miasmi nauseabondi e liquami che sgorgano dai tombini per invadere un’arteria, almeno sulla carta, essenziale per il centro storico. Non sono bastate le segnalazioni e le denunce pubbliche.
“Noi – spiega Gianni Marù – chiediamo, semplicemente, che i nostri diritti di cittadini vengano rispettati. Se la situazione non cambierà in fretta, rischio di dover chiudere la mia salumeria. Come faccio ad attirare clienti quando il tanfo prodotto dai liquami non li fa neanche avvicinare?”.
Alla crisi economica che tocca tutti gli esercenti della zona, si aggiunge un inconveniente generato dall’eccessiva superficialità dimostrata dai funzionari comunali e da quelli di Caltaqua.
“Ovviamente – spiega ancora il commerciante – quando c’è da imporre il pagamento delle bollette, bisogna ubbidire senza neanche fiatare. Quando si chiede di spurgare una conduttura, invece, nessuno vuole assumersi la responsabilità”.
Alla protesta, si sono aggiunti altri colleghi che operano in zona: Salvatore Calacagno, Francesco Collodoro, Giuseppe Morello e Giuseppe Marchese. Tutti, in sostanza, attendono che qualcuno possa bloccare la fuoriuscita di liquami e ripristinare una normalità sempre più lontana.
