Gela. Era già stato coinvolto nella prima indagine, poi replicata dagli investigatori lo scorso maggio, a seguito di ulteriori elementi emersi. Giacomo Tumminelli è accusato dagli inquirenti di aver spalleggiato i fratelli Antonino Raitano e Ruben Raitano, nello scontro, anche armato, che li avrebbe contrapposti ai Trubia. In attesa che i pm della procura chiudano le indagini, il gip ha accolto la richiesta avanzata dal legale del trentasettenne, l’avvocato Rosario Prudenti. Tummineli lascia gli arresti domiciliari e avrà l’obbligo di firma. Una decisione formalizzata dal giudice, in base a quanto spiegato dal legale, che ha anche fatto riferimento al lasso di tempo ormai trascorso dal momento dell’emissione del provvedimento di arresto.
I pm e i carabinieri hanno fatto luce su una serie di episodi e tensioni, che sfociarono nel duplice tentato omicidio dei fratelli Raitano e nelle fucilate contro l’ovile dei Trubia. Tutte vicende che in base alle indagini sarebbero da ricollegare ad uno scontro maturato tra i gruppi contrapposti.
