Gela. Il Dpcm del 24 ottobre ha creato tensione e tanta confusione nel mondo sportivo. Le società sportive hanno fatto molto per rendere sicuri i locali in vista della riapertura dello scorso 18 maggio scorso e le Asd del territorio sono state tra le più virtuose, come hanno dimostrato i controlli eseguiti dalle autorità competenti. Adesso, i nuovi limiti imposti su tutto il territorio nazionale le bloccano nuovamente, non si sa fino a quando. Ecco, in sintesi, cosa accadrà.
– Sono sospese tutte le attività sportive al chiuso, tranne quelle delle associazioni sportive dilettantistiche che partecipino ai campionati nazionali di federazioni, enti di promozione sportiva o discipline associate. La partecipazione deve essere diretta, senza passare da eliminatorie provinciali o regionali. Le attività di allenamento di quest’ultime devono essere svolte a porte chiuse, e potranno essere presenti solo gli atleti.
– L’attività motoria e quella sportiva di base restano consentite in centri e circoli sportivi esclusivamente all’aperto ed in modo singolo, previo rispetto del distanziamento e delle altre precauzioni previste dai protocolli.
– Calcio: l’attività delle scuole deve essere sospesa, ma sarà possibile svolgere allenamenti a livello individuale in centri sportivi, circoli e altri luoghi all’aperto. Non sarà consentito, invece, fare partite di allenamento o altre attività che prevedono o possono dar luogo a contatto interpersonale. Resta permesso l’allenamento individuale.
– Danza: I centri di danza non riconosciuti come Asd dovranno chiudere, quelli riconosciuti dal Coni potranno fare attività all’aperto (o al chiuso se l’Asd partecipa ai campionati nazionali della Fids o di Eps).
– Tennis: tennis e padel, non rientrando nelle categorie degli sport di contatto, potranno continuare solo in centri e circoli sportivi all’aperto, previo rispetto dei protocolli di sicurezza.
– Piscine: I corsi in piscina sono sospesi.
– Personal training: Gli studi one to one potranno continuare solo se fungono da presidio sanitario obbligatorio (fisioterapia o riabilitazione) o se le prestazioni rientrano nei livelli essenziali di assistenza. Possono continuare anche i personal training svolti all’aperto, mantenendo le distanze di sicurezza.
– Yoga, pilates: le attività possono essere svolte esclusivamente in centri o circoli sportivi all’aperto.
– Attività sportive svolte in strutture tensostatiche: I campi con coperture pressostatiche sono da equipararsi ad un locale al chiuso.
Com’è chiaro, una nuova tegola si abbatte sulle società sportive.
“Quello che chiediamo – afferma l’assessore allo sport Cristian Malluzzo – è che, nonostante le palesi difficoltà, le associazioni sportive continuino a dare il buon esempio, come hanno fatto fino ad oggi. Bisogna rispettare le norme, perchè solo tutti insieme potremo arginare un problema che sappiamo bene essere mondiale. Noi, come assessorato allo sport, abbiamo già comunicato alle società sportive che usano gli impianti di competenza comunale la chiusura degli stessi e l’impossibilità, quindi, di farglieli utilizzare per gli allenamenti. Cerchiamo, comunque, di essere fiduciosi e di pensare che presto li riapriremo. Un ringraziamento va alle società per quello che hanno fatto nei mesi scorsi e a loro facciamo una promessa, continueremo a lavorare senza sosta, e l’iter per le autorizzazioni delle strutture che ancora non sono pronte andranno avanti, nella speranza di restituirle prestissimo alla libera fruizione della città, non appena l’emergenza sanitaria cesserà”.