Gela. Le richieste verranno formulate la prossima settimana. E’ iniziata questa mattina la requisitoria del pm della Dda di Caltanissetta Matteo Campagnaro, che ha confermato il ruolo che la stidda avrebbe ripreso in città, attraverso il comando dei fratelli Di Giacomo. Il magistrato, in attesa di concludere nel corso della prossima udienza, ha toccato gli aspetti fondamentali confluiti nell’inchiesta “Stella cadente”. Gli imputati, davanti al gup del tribunale nisseno, hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato. Giuseppe Antonuccio, Giuseppe Alessandro Antonuccio, il collaboratore di giustizia Giovanni Canotto, Luigi D’Antoni, Bruno Di Giacomo, Giuseppe Giaquinta, Calogero Infurna, Emanuele Lauretta, Rosario Marchese, Gaetano Marino, Gianluca Parisi, Nicola Palena, Andrea Romano, Filippo Scerra, Alessandro Scilio e Gaetano Simone, sono tutti considerati vicini al gruppo della stidda. Armi, estorsioni, droga e interessi in alcuni settori economici locali, hanno fatto da traccia fondamentale per l’intera inchiesta. Nel corso dell’udienza, si è concluso l’esame di Alessandro Scilio e sono stati sentiti Giuseppe Antonuccio e Gianluca Parisi, tutti difesi dall’avvocato Davide Limoncello.
Sono parti civili invece il Comune (con l’avvocato Ornella Crapanzano), la Cgil (con il legale Rosario Giordano), la Federazione antiracket (con l’avvocato Mario Ceraolo), tre esercenti che sarebbero finiti nel mirino degli stiddari (rappresentati dall’avvocato Valentina Lo Porto), l’ambulante Saverio Scilio (con l’avvocato Alessandra Campailla), lo stesso Alessandro Scilio (che è anche imputato) e ancora Rocco Di Giacomo, a sua volta imputato nel giudizio ordinario e difeso dal legale Antonio Gagliano. L’inchiesta si è protratta per anni e ha avuto inizio dopo la scarcerazione di Bruno Di Giacomo, ritenuto ai vertici del gruppo. Gli imputati sono difesi dagli avvocati Giacomo Ventura, Flavio Sinatra, Davide Limoncello, Giovanna Cassarà, Francesco Enia, Cristina Alfieri, Laura Caci, Rocco Guarnaccia, Maurizio Scicolone, Giovanna Zappulla, Ivan Bellanti e Rocco Di Dio.