Gela. Oltre due milioni e mezzo di euro per “sanare” l’occupazione illegittima dei terreni sui quali vennero avviati i lavori per l’ampliamento del cimitero Farello. Palazzo di Città ha praticamente coperto per intero l’ammontare complessivo delle somme dovute all’imprenditore titolare delle aree che vennero espropriate, senza provvedere al necessario decreto e alla liquidazione delle indennità. I giudici del Tar Palermo, tre anni fa, accogliendo le richieste dei legali dell’imprenditore Fabrizio Russello, disposero il riconoscimento delle somme e affidarono l’incarico di dare esecuzione alla procedura ad un commissario ad acta, un funzionario del Comune di Agrigento. I legali dell’imprenditore, di recente, hanno chiesto la sostituzione del commissario, ritenendo che non abbia provveduto per intero e chiedendo il riconoscimento di un “aggiornamento dell’indennizzo”. I giudici palermitani hanno respinto l’istanza, confermando il commissario. Nel provvedimento, spiegano come in realtà il funzionario abbia dato seguito alla procedura, con il riconoscimento di tutte le somme in favore dell’ex proprietario delle aree espropriate.
Il Comune ha disposto il pagamento di una somma complessiva di 2.693.610,49. “Giova, comunque, precisare che l’indennizzo da occupazione sine titulo è volto a compensare il privato dei danni derivanti dalla mancata utilizzazione del bene per il periodo compreso tra l’inizio dell’occupazione senza titolo e l’adozione del provvedimento di acquisizione ed è quindi a tale periodo che va commisurato – si legge nell’ordinanza del Tar anche rispetto all’indennizzo aggiuntivo – non può, invece, attribuirsi rilevanza alcuna – ai fini del calcolo di tale indennizzo – al momento di effettiva corresponsione della somma dovuta e liquidata nel provvedimento ex art. 42-bis; piuttosto, saranno dovuti gli interessi corrispettivi dalla data di adozione del provvedimento sino a quella dell’effettivo pagamento”.