Gela. L’amministrazione comunale, a cominciare dal sindaco Lucio Greco e dall’assessore Nadia Gnoffo, dovrebbe spingere per ottenere il pieno riavvio di tutti i reparti dell’ospedale “Vittorio Emanuele”, almeno ritornando al livello pre-lockdown. Lo sostengono gli esponenti dell’associazione “Late”, toccando risvolti anche politici. “L’assessore Nadia Gnoffo chiede una direzione sanitaria stabile, come se fosse la panacea a tutti i mali del nosocomio locale, perché non prova a chiedere, per coerenza, tramite il proprio deputato regionale di riferimento – dicono Salvatore Di Caro e Reato Nicosia – anche una direzione generale stabile dell’Asp di Caltanissetta considerato che, anche in questo caso, il direttore generale ricopre due incarichi, uno da direttore generale dell’Asp di Caltanissetta e l’altro da commissario del policlinico di Palermo. La vorremmo vedere impegnata in battaglie più concrete per il nostro presidio che è moribondo per reparti, personale medico e paramedico e macchinari”. Dalla disamina dell’attuale stato del contrasto al Covid in città, secondo i rappresentanti “Late” emergono manchevolezze da parte dell’amministrazione comunale.
“L’associazione vuole ricordare all’assessore Gnoffo che, ad oggi, nessun contagio da coronavirus si è verificato nelle corsie ospedaliere, bensì per le strade cittadine il che vuol dire uno scarso controllo del territorio locale e ciò è imputabile al governo locale che non può limitarsi a chiedere più controlli nella movida notturna per poi durante il giorno latitare. Quindi, chiediamo all’assessore Gnoffo di impegnarsi e impegnare il governo locale ad ottenere la copertura di un numero adeguato alle dimensioni della città di forze dell’ordine in grado di vigilare sul territorio sia di giorno che di notte. Solamente così possiamo chiedere un ospedale adeguato, non solo all’emergenza. Nonostante tutto la Regione non ha inquadrato l’ospedale di Gela come centro Covid. Dal momento che l’ospedale non è previsto come centro Covid chiediamo all’assessore Gnoffo che si faccia portatrice della battaglia atavica di ripristinare, all’interno del nosocomio, quanto meno tutti quei servizi che c’erano prima di questa emergenza e iniziare a chiedere la giusta copertura del personale medico e paramedico, non adeguato in qualsiasi reparto, con l’inizio dei lavori di ristrutturazione e ripristino dell’accesso principale del reparto di talassemia”. Anche la farmacia territoriale, secondo la “Late”, dovrebbe essere attiva almeno tre giorni a settimana e non solo un unico giorno.
Gela non è amata dai suoi stessi figli
figuriamoci dai forestieri ,
un territorio abbandonato a se stesso , nessun futuro per questa città, senza di appartenenza zero