Gela. Gli appalti esterni per il servizio di condono edilizio, ad oggi non hanno comunque chiuso il cerchio. Né Politecnica (l’azienda incaricata dall’allora giunta Fasulo) né i professionisti che si sono successivamente costituiti in raggruppamento temporaneo hanno smaltito per intero un carico di pratiche, per certi versi immane. La percentuale di immobili da sanare è tra le più alte dell’intera isola e sia la prefettura che la procura guardano con molta attenzione a ciò che si verifica tra gli uffici tecnici del municipio. L’assessore Giuseppe Licata, stretto anche dalle esigenze che si sono poste con la nuova disciplina dell’ecobonus 110 per cento, ha portato in giunta un provvedimento che potenzialmente punta a “snellire” le procedure per la sanatoria. Sarà possibile intervenire attraverso la presentazione telematica di una perizia tecnica redatta da un professionista abilitato, sfruttando ciò che viene previsto dalla legge regionale. Chi ha proposto istanza di sanatoria, potrà delegare un professionista per la perizia e trasmettere le ricevute di pagamento degli oneri e delle oblazioni versate, la copia dell’istanza di sanatoria e per l’ultimo quinquennio quelle dei tributi pagati per gli immobili e lo smaltimento dei rifiuti. Se entro novanta giorni non ci saranno risposte dagli uffici del municipio, allora la perizia si dovrà considerare efficace. Dovrebbe essere l’avvio di un percorso per tentare di evitare il blocco che si è venuto a generare nel rilascio delle concessioni. Con poco personale e senza più affidamenti esterni, Licata ha deciso di aprire a questa soluzione.
Sulle perizie che verranno presentate e sul resto della documentazione saranno effettuate verifiche a campione. Nel caso di eventuali falsi o di dati non conformi, allora potrebbero scattare segnalazioni agli ordini professionali e alla procura. Accertamenti sono previsti a carico degli uffici comunali. La giunta ha approvato la proposta.