Gela. Il Comune si è ufficialmente costituito, come responsabile civile, all’udienza preliminare che si sta celebrando nei confronti dell’ex sindaco Domenico Messinese e della funzionaria dell’ente Raffaella Galanti. Sono accusati di non aver adottato le necessarie misure di protezione stradale nel tratto del lungomare che costeggia il porto rifugio. Due anni fa, proprio in quel punto perse la vita l’operaio Arcangelo Messana, che a bordo della sua utilitaria, finì in mare dopo aver sfondato la ringhiera che delimita l’arenile dalla strada. Secondo i pm della procura, ci sarebbero state omissioni, diventate poi fatali nella vicenda dell’operaio. Il Comune è stato chiamato in giudizio e si è costituito con l’avvocato Salvo Macrì. Il legale ha ripercorso le ragioni della presenza dell’ente e ha messo in dubbio l’esistenza di effettive responsabilità in capo a Palazzo di Città. I familiari dell’operaio morto sono parti civili, rappresentati tra gli altri dall’avvocato Rocco Fasciana.
Il legale di difesa della funzionaria comunale Galanti ha depositato una consulenza tecnica. L’avvocato Rita Calò ha anche chiesto l’esame dell’imputata, che verrà sentita il prossimo febbraio. L’ex sindaco Messinese è invece difeso dal legale Venere Salafia. Il procedimento si sta tenendo davanti al gup Silvia Passanisi.