Gela. Bloccata la requisizione di oltre settanta loculi, che a fine settembre era stata disposta dal sindaco Lucio Greco, attraverso un’ordinanza. Senza più loculi comunali, anche l’amministrazione attuale ha scelto di muoversi lungo la strada della requisizione. Quattordici confraternite, proprietarie delle strutture di Farello, hanno però deciso di rivolgersi al Tar Palermo. Sono stati i rappresentanti ad autorizzare il ricorso. I giudici amministrativi, in attesa di entrare nel merito del ricorso, hanno intanto deciso la “sospensione”, accogliendo la richiesta del legale delle confraternite, l’avvocato Grazia Tomarchio. Nel decreto si legge che “l’istanza di misura cautelare monocratica deve essere accolta e che, per l’effetto, i provvedimenti impugnati debbono essere sospesi sino alla trattazione in camera di consiglio”.
I giudici palermitani entreranno nel merito del ricorso tra circa un mese. Le continue requisizioni hanno spinto i rappresentanti delle confraternite a rivolgersi alla giustizia amministrativa. Di recente, la giunta ha annunciato non solo la ripresa dell’acquisto di prefabbricati ma anche la riattivazione del progetto che era stato portato avanti dall’ex giunta, con poco meno di mille loculi che dovrebbero essere realizzati a Farello, dove gli spazi pubblici per le sepolture sono ormai esauriti da anni. Un’emergenza che non si riesce a risolvere, nonostante in passato si sia ipotizzata anche l’opzione del project financing privato. Il Comune non si è costituito nel giudizio amministrativo.