Gela. I volontari della Protezione civile hanno festeggiato nove anni di intenso lavoro a servizio della collettività. Volontari, Pionieri e Comitato femminile, hanno saputo offrire alla collettività servizi di prevenzione e di soccorso
distinguendosi nelle varie emergenze che si sono verificate negli ultimi anni dall’Abruzzo a Messina nei diversi momenti di criticità. Un evento da ricordare e celebrare. Il responsabile della Pubblica Assistenza Procivis, Luca Cattuti, traccia un bilancio dei risultati ottenuti nel 2011. «Oggi la Pubblica Assistenza Procivis rappresenta un traguardo importante -spiega Cattuti- per la nostra struttura che insieme ai vari distaccamenti stanno continuando a scrivere pagine di storie offrendo una garanzia agli enti pubblici, ai privati, alle istituzioni ma soprattutto alle fasce deboli dimostrando la propria professionalità in tutti i campi e settori». La Procivis di Gela festeggia i suoi nove anni con l’avvio dei lavori della nuova unità di maxi emergenza che sarà consegnata nel mese di Gennaio 2012. Un polisoccorso avanzato importante. Il mezzo polifunzionale sarà capace di potere istituire un ospedale da campo attrezzato ovunque ve ne sia necessità e una sala operativa mobile completa di tutti gli ausili nonché di fornire effetti letterecci a sfollati compreso attrezzature sanitarie e di protezione civile e un punto dove attingere energia elettrica.«Il nuovo mezzo può definirsi un vanto per la città gelese a supporto degli organi competenti – continua Cattuti – l’unico automezzo presente fra le strutture di protezione civile nella Sicilia orientale, ai cittadini, ai volontari e a tutti coloro i quali ci sostengono vogliamo dire grazie per la fiducia che ci continuano a dare. Se la Procivis oggi esiste e perché in molti hanno e continuano a crederci e i piccoli passi che si sono prodotti nel tempo sono frutti sicuramente importanti per la città dove le amministrazioni ne debbono fare tesoro notando che dai sacrifici veri di ogni giorno è nata una realtà sociale fatta da giovani e meno giovani a servizio dei cittadini».
