Gela. Durante quei terribili minuti, anche un operatore del 118, intervenuto per i primi soccorsi ai feriti, è stato raggiunto di striscio da uno dei proiettili sparati dalla 7,65 impugnata dal trentaquattrenne Paolo Quinto Di Giacomo. L’operatore si è trovato in mezzo agli spari, esplosi nel piazzale della stazione di servizio “Gb oil”. Una situazione di totale insicurezza per il personale sanitario che viene denunciata dal Mud 118 Sicilia. I rappresentanti del direttivo regionale parlano di “disdegno” e condannano quanto accaduto, esprimendo solidarietà all’operatore dell’equipaggio Charlie 7. “I soccorritori del 118 non hanno nessuna salvaguardia civile, contrattuale o politica”.
Secondo i rappresentanti del Mud, ad oggi il tema della tutela dei soccorritori del 118 è totalmente fuori dagli interessi delle istituzioni e della politica. “C’è qualche dirigente che vuole capire se sia possibile applicare misure a garanzia della categoria?”, aggiungono. Dopo quanto accaduto alla stazione di servzio, lo stesso appello il Mud lo inoltra alla politica, in attesa di avere vere garanzie.