Butera. Quel “visto” apposto dall’allora sindaco Luigi Casisi non autorizzava la spesa necessaria per il concerto dell’artista Paolo Meneguzzi, che si tenne più di dieci anni fa. Si trattò solo di un’indicazione destinata agli uffici, per regolarizzare l’impegno finanziario. Anche la Corte d’appello di Caltanissetta ha respinto le richieste dell’agente che organizzò l’evento. Chiedeva un pagamento, fino a 30 mila euro, utilizzando proprio l’atto firmato dall’ex primo cittadino. Già i giudici civili del tribunale di Gela e adesso quelli nisseni di secondo grado, hanno accolto le motivazioni dell’ente, rappresentato dall’avvocato Rosario Riggio. Il legale si è opposto al decreto ingiuntivo, puntando sull’infondatezza della pretesa del manager dello spettacolo, che aveva impugnato la decisione sfavorevole emessa dai giudici gelesi.
Il ricorso è stato respinto e la Corte d’appello ha confermato quanto stabilito in primo grado. Il manager non aveva titolo per richiedere quel pagamento, neanche eventualmente sotto forma di debito fuori bilancio. E’ stata confermata in pieno la tesi avanzata dal legale del Comune, che chiedeva appunto di respingere il ricorso.