Gela. Il ritorno dell’esercito in città per i controlli anti-Covid la considera una scelta quasi inevitabile. Il sindaco Lucio Greco, ieri, ha preso atto della decisione formalizzata dal prefetto di Caltanissetta Cosima Di Stani, che ha avuto un lungo confronto con i rappresentanti delle forze dell’ordine e dell’esercito. I militari, ogni giorno dopo le 18, inizieranno ad effettuare sopralluoghi e controlli, soprattutto nelle zone più a rischio, quelle della movida cittadina. “Apprendo che dalla prefettura hanno deciso per il ritorno dell’esercito in città, alla luce dell’aumento dei casi di coronavirus che hanno ormai superato le 50 unità. Chiaramente, avrei voluto che non si arrivasse a tanto, ma dal momento che i reiterati appelli alla prudenza e al rispetto delle regole sono caduti nel vuoto, questo giro di vite non si poteva più rimandare e mi trova favorevole”, spiega.
Anche il sindaco ammette la preoccupazione per i numeri del contagio in aumento. “Il prefetto – continua – mi aveva garantito che avrebbe discusso le mie richieste con il questore, per valutarne la fattibilità, e ora leggo che alla riunione di ieri pomeriggio hanno preso parte anche i rappresentanti del sesto reggimento bersaglieri di Trapani, oltre a guardia di finanza e carabinieri. Ho chiesto tante volte a tutti di tenere un comportamento responsabile e di fare ognuno la propria parte, soprattutto ai giovani, affinchè evitassero assembramenti – continua – e ai titolari delle attività commerciali affinchè vigilassero. Purtroppo, è stato tutto inutile e i numeri lo dimostrano. Quindi, ben venga il ritorno dell’esercito che permetterà controlli rinforzati a partire dalle ore 18, tutti i giorni della settimana”. Sull’effettuazione dei tamponi, il sindaco ribadisce la contrarietà delle operazioni svolte nei parcheggi, rilanciando la struttura dell’ex mattatoio, ma già oggi si sono registrate lunghe code e attese nelle auto, che hanno intralciato il traffico.
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