Gela. Dopo mesi, gli uffici della protezione civile regionale hanno inoltrato anche le ultime prescrizioni all’Ispra. In attesa della valutazione, dovrebbe essere questa l’ultima tappa prima di arrivare al decreto finale per i lavori al porto rifugio. L’invio delle ultime carte risale alla scorsa settimana. Sono state inoltrate le prescrizioni del progetto di dragaggio e del piano di caratterizzazione. “La conferma è arrivata direttamente dagli uffici della Regione – dice il presidente del consiglio comunale Salvatore Sammito – siamo probabilmente alla fine di questa annosa vicenda. Spero che entro fine anno, al massimo nei primi mesi del 2021, possa concludersi anche l’iter di gara”. Da mesi, la situazione viene monitorata anche dal senatore grillino Pietro Lorefice, che lo scorso fine settimana ha avuto rassicurazioni dal rup della Regione. “Gli atti sono stati trasmessi – dice il senatore – nonostante nelle ultime settimane, il rup non abbia più risposto alle mie sollecitazioni”. La gara, per lavori considerati fondamentali anche dagli operatori del settore, doveva essere espletata già lo scorso marzo, anche prima del lockdown. Invece, non se ne fece nulla, nonostante gli impegni e gli annunci palermitani e romani.
I lavori dovrebbero consentire di superare l’insabbiamento del sito e di intervenire sul braccio di ponente. L’appalto, come già previsto da anni, verrà coperto con una parte dei soldi delle compensazioni Eni. In più occasioni, il comitato pro-porto ha protestato per tempi infiniti e per un porto praticamente inaccessibile.