Gela. E’ completa rottura tra gli operai dell’indotto in sciopero che continuano a presidiare tutti gli accessi stradali alla fabbrica Eni di contrada Piana del Signore e gli operatori del diretto.
Questa mattina, un autobus che trasportava i giornalieri del gruppo ha cercato di forzare il blocco organizzato su un tratto del lungomare Federico II di Svevia.
Gli operai, rimasti in zona anche durante l’intera notte, si sono seduti sul selciato occupando tutta la carreggiata stradale.
“Abbiamo permesso il passaggio di tutti i mezzi di sicurezza e di quelli che trasportavano i turnisti. Non accettiamo, però, che per qualche centinaio d’euro in più in busta paga questi operatori entrino in stabilimento mentre noi stiamo perdendo il lavoro”.
Gli agenti di polizia intervenuti hanno identificato alcuni operai in presidio. Un gruppo di giornalieri ha minacciato di sporgere denuncia. Il consigliere comunale Vincenzo Cirignotta, presente nei pressi del presidio, ha contattato telefonicamente il sindaco Angelo Fasulo che ha deciso di incontrare una delegazione di operai.
I blocchi, comunque, proseguono. Nel pomeriggio, è fissata una riunione urgente davanti al prefetto di Caltanissetta Carmine Valente.