Capannoni abusivi sul tracciato della tangenziale, “Gelensis”: “Come si interverrà?”

 
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Il tracciato iniziale della tangenziale

Gela. La tangenziale di Gela, da circa 300 milioni di euro, è uno dei progetti che la Regione e l’Anas stanno seguendo. Il governo Musumeci ha anche chiesto un incontro urgente, a livello ministeriale, per tentare di accelerare sui tempi. Dal comitato “Gelensis populus” però arrivano dubbi sul futuro del progetto. Con l’approvazione del prg, si è resa ancora più evidente la presenza di strutture private nelle aree lungo le quali dovrebbe passare il percorso della tangenziale. Sono soprattutto capannoni realizzati negli anni nei pressi della 117 bis Gela-Catania e della strada per Butera. Opere costruite in difformità al piano regolatore.  Le soluzioni praticabili sono due, l’eliminazione delle strutture in difformità al prg oppure una modifica del tragitto della tangenziale, ma in questo caso servirebbe comunque una variante al piano regolatore generale.

“Nel primo caso, l’Anas potrebbe presentare un progetto conforme al prg lasciando inalterato il percorso previsto e la soluzione che si potrebbe prospettare sarebbe, conseguentemente, la demolizione di quei capannoni che ne intralciano il percorso, sorti su aree agricole. Nel secondo caso, invece, l’Anas potrebbe cambiare il precorso di passaggio della tangenziale. In questa evenienza però si presenterebbe il problema che questo nuovo tracciato, andrebbe ad inglobare, salvaguardandole, opere in contrasto con il prg. Ma per effettuare lo spostamento del tracciato, occorre una variante al prg che, da un lato, renderebbe conforme il nuovo tracciato della tangenziale allo strumento urbanistico, e, dall’altro, con un colpo di spugna cancellerebbe l’ irregolarità di questi insediamenti, in apparenza industriali o commerciali, sorti in piena zona agricola, sanandone la non conformità al prg. Questo azzardato tentativo, qualora si concretizzasse, sarebbe un’ulteriore beffa nei confronti di tutti quei cittadini rispettosi delle regole. Sarà interessante osservare gli sviluppi di questa intricata storia e bisognerà capire chi approverà l’ipotetica, ma necessaria, variante per questa nuova tangenziale. Sarà una scelta che verrà demandata alla politica locale, probabilmente non informata di questa scottante vicenda? Oppure verrà approvata dagli uffici regionali? O da chi altro? Di certo, chiunque verrà direttamente o indirettamente investito di questa storia avrà una grande responsabilità in un’operazione che, per l’ennesima volta, potrebbe rivelarsi un’offesa al territorio e ai cittadini gelesi”.

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