Gela. Un piano d’edilizia economica e popolare, in variante al prg, approvato senza i necessari presupposti di legge dal commissario ad acta nominato dalla regione? Ci sarebbero diversi presunti profili d’irregolarità nella delibera
con la quale, a fine settembre, il commissario, in sostituzione del consiglio comunale, ha detto sì ad un nuovo programma costruttivo Peep da realizzare in contrada Catania-Casciana.
Un vasto esposto è stato inoltrato ai militari della guardia di finanza e ai magistrati della procura. I dubbi vengono sollevati da alcuni cittadini e dagli esponenti delle associazioni Aria Nuova e Amici della Terra. Cosa c’è che non va nella delibera? Stando all’esposto, quasi tutto.
I rilievi mossi non risparmiano dubbi sull’operato dei funzionari del settore urbanistica. Anzitutto, mancherebbe qualsiasi verifica sul tasso di saturazione edilizia di quell’area, già occupata da altri piani costruttivi. Non sarebbe chiaro, inoltre, se le cooperative che hanno appena ricevuto il sì dal commissario ad acta siano effettivamente assegnatarie di un finanziamento regionale. L’area indicata per l’avvio dei cantieri si troverebbe, comunque, in prossimità di un sito archeologico che ospita un santuario greco e, sotto questo profilo, mancherebbe un parere da parte dei funzionari della soprintendenza ai beni culturali di Caltanissetta.
Per queste ragioni, Emanuele Amato e Saverio Di Blasi, responsabili delle associazioni firmatarie dell’esposto, chiedono di dichiarare illegittima la delibera firmata dal commissario ad acta. L’ennesimo piano d’edilizia economica e popolare che crea tensione e polemiche. Ancora una volta, viene chiamata in causa la magistratura dopo che il consiglio comunale ha delegato, non trattando la proposta di delibera entro il termine previsto dalla legge, la propria funzione ad un commissario regionale.