Gela. Polemica doveva essere e polemica è stata, anche se tirando le somme la Tari sui rifiuti passa con venti sì, ben distribuiti tra maggioranza e opposizione. Solo i dem Gaetano Orlando e Alessandra Ascia si sono opposti al provvedimento portato in aula consiliare dall’assessore Danilo Giordano. I loro no si aggiungono all’astensione della grillina Virginia Farruggia. L’opposizione di centrodestra ha espressamente sostenuto un sì di “responsabilità” verso la città. Il provvedimento conferma in blocco le tariffe che un anno fa vennero approvate dal commissario Rosario Arena, che decise per l’aumento, ma allo stesso tempo introduce un abbattimento del cinquanta per cento in favore delle attività commerciali rimaste chiuse durante la fase più stringente del lockdown. Le tariffe Tari sono arrivate in aula solo a ventiquattro ore dalla scadenza del termine per l’approvazione. L’assessore al bilancio Giordano si è assunto la responsabilità dei ritardi, scusandosi con l’aula. I dem sono rimasti sulle loro posizioni. Hanno ricordato il lavoro svolto dall’ex assessore all’ambiente Grazia Robilatte. Sulla scorta della linea amministrativa tracciata dall’assessore che era in quota Pd, Ascia ha chiesto spiegazioni sui ritardi nella definizione del Piano economico finanziario. “Perché non c’è ancora il piano economico finanziario che avrebbe consentito di prevedere riduzioni delle tariffe per tutti gli utenti e non solo per le attività commerciali colpite dalla crisi del Covid?”, ha chiesto. Gli animi si sono accesi quando i dem hanno messo in discussione l’operato della commissione bilancio, che aveva avviato un confronto con l’ex assessore Robilatte. Il presidente della commissione Valeria Caci ha risposto agli esponenti del Pd. Insieme al vicepresidente Romina Morselli, è stato ribadito che durante la guida dell’assessore Robilatte gli atti del Pef non sono mai arrivati sul tavolo della commissione, che già da gennaio aveva inoltrato richieste agli uffici tecnici del settore. Il capogruppo di “Un’Altra Gela” Giuseppe Morselli ha duramente replicato ai consiglieri democratici, sostenendo tra l’altro che non si potesse andare avanti nei lavori d’aula ricordando solo l’operato dell’ex assessore e facendo “propaganda” sulla riduzione della Tari. “Prendiamo atto che il Pd è contro i commercianti colpiti dalla crisi da Covid”, ha ribattuto lo stesso Morselli. Sulla Tari, forse per la prima volta dopo diversi mesi, la maggioranza del sindaco Lucio Greco si è sostanzialmente compattata, ad eccezione di pochissime defezioni. L’approvazione è un altro punto a favore dei centristi che hanno voluto Giordano in giunta. Non a caso, la richiesta di prelevare il punto e trattarlo con priorità è arrivata dal consigliere comunale Udc Salvatore Incardona, che ha voluto Giordano nella squadra di Greco. Anche quelli che sembravano ormai distanti dalla maggioranza del sindaco, ieri sera non si sono risparmiati nella difesa di un provvedimento, fortemente politico. Il voto favorevole è arrivato dai banchi di “Libera-mente”. Vincenzo Casciana, Pierpaolo Grisanti e Diego Iaglietti non hanno messo in scena sorprese, anzi. A voto incassato, Grisanti ha proposto un atto di indirizzo che poteva anche guardare ad una specie di “fase 2”.
Tra le altre cose, si chiedeva all’amministrazione comunale di “effettuare con immediatezza una ricognizione della spesa per il servizio di gestione dei rifiuti urbani 2020 tenendo conto dei mancati servizi erogati, tra le altre cose per disposizione di legge, durante il periodo di lockdown”. Inoltre, “dare atto che alcuni dei punti di cui al capitolato speciale d’appalto non sono stati effettivamente espletati” e “dare immediato impulso ai settori competenti al fine di provvedere con sollecitudine alla predisposizione di tutti gli atti propedeutici alla redazione del Pef 2020”. Nell’atto si aggiunge che se dagli accertamenti emergesse un’effettiva riduzione dei costi complessivi per il servizio rifiuti, allora l’amministrazione dovrà disporre una riduzione Tari per tutte le utenze, anche con conguaglio. Quasi un’apertura alle proposte dem ma anche a quelle del consigliere Gabriele Pellegrino, che in assenza del presidente Salvatore Sammito ha condotto i lavori. L’affondo finale è partito dal consigliere Salvatore Scerra. Ha riaperto il fronte dello scontro con la commissione bilancio e ribadito che davanti ad un costo complessivo del servizio rifiuti inferiore bisognerà tagliare le tariffe Tari per tutte le utenze. Per il capogruppo di “Avanti Gela”, che ha ottenuto il rinvio della seduta a mercoledì prossimo, anche l’atto di indirizzo della maggioranza avrebbe avuto difficoltà formali nell’essere pienamente efficace. Un punto sul quale si è aperta una polemica tra il consigliere Grisanti, che l’ha proposto, e il segretario generale. Verrà presentato nuovamente. Sulla Tari la maggioranza ha retto, con numeri che non si vedevano da tempo.