Gela. Un dipendente comunale di 62 anni è stato picchiato dal figlio all’interno della propria abitazione. L’uomo, a seguito delle ferite riportate, la scorsa notte si è recato al pronto soccorso dove ha ricevuto le cure mediche del caso.
Era da poco scoccata la una quando si è presentato ai sanitari del presidio ospedaliero Vittorio Emanuele che gli hanno riscontrato trami vari, i più preoccupanti quelli alla testa e al volto.
Si è rivelato necessario sottoporlo alla tac per scongiurare la presenza di eventuali emorragie e fratture. I medici, dopo 12 ore di accertamenti, hanno diagnosticato una contusione cranio facciale dimettendolo con una prognosi di due settimane.
L’uomo, che ha ammesso di avere avuto una colluttazione con il figlio, è risultato positivo al test alcolemico. Lo stesso avrebbe ammesso di essere stato aggredito dal figlio la scorsa notte.
Secondo le prime indiscrezioni la colluttazione si sarebbe verificata proprio all’interno dell’abitazione. Pare che l’uomo fosse solito alzare troppo il gomito, condizione, questa, che avrebbe scatenato la reazione violenta del figlio.
Il dipendente comunale a seguito dell’evidente stato di ebbrezza è stato mantenuto in osservazione per mezza giornata in un lettino del servizio di astanteria.