Un debito di ventisei anni fa e gli bloccano la pensione: la storia di Antonio Brentino

 
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Gela. Si ritrova la pensione bloccata per un vecchio debito risalente al 1988. Antonio Brentino ha 67 anni e da due mesi non percepisce la pensione per un intoppo di natura giudiziaria. Insieme ai fratelli aveva intrapreso una lunga causa legale per questioni ereditarie. Un giudizio iniziato nel lontano 1988 e concluso nel 2010.

Antonio Brentino fu costretto a pagare una parte delle spese giudiziarie perchè soccombente. A quel punto i creditori si sono rivolti all’autorità giudiziaria per ottenere il pagamento di quanto dovuto. Ed il tribunale a quel punto ha disposto il prelievo coattivo dei soldi anche nei confronti del pensionato Antonio Brentino.
La prima “sorpresa” è però arrivata il primo giugno, quando l’uomo si è recato all’ufficio postale per riscuotere la pensione. Dallo sportello gli hanno risposto che il suo conto corrente era bloccato e non poteva prelevare nemmeno un euro. Con amara sorpresa ha cercato di capire cosa era accaduto ed ha scoperto che si trattava proprio di un intervento del tribunale.
Il ricorso immediato all’ufficio esecuzioni mobiliari del tribunale ha avuto un esito positivo. Un provvedimento del giudice sembrava aver risolto il problema. “Il procedimento – è scritto nel dispositivo del giudice – non è stato iscritto a ruolo nei termini previsti per cui si dichiara estinto il procedimento e si dispone lo sblocco dei titoli”.
Il conto però continua a rimanere bloccato. “Ho chiesto spiegazioni – ha detto Antonio Brentino – ma mi rispondono che risulta bloccato dall’ufficio centrale di Roma. Per fare valere i miei diritti ho anche chiesto l’intervento dei carabinieri, forte anche del provvedimento del tribunale, ma nel mio conto corrente non ci sono soldi disponibili”. La pensione ammonta a 938 euro, 769 a carico di Brentino e 169 della moglie. Da due mesi l’uomo non percepisce alcuna indennità e non riesce ancora a capire perchè si trova il conto corrente congelato.

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