Gela. Con l’approvazione del bilancio e lo studio, approfondito, dei numeri finanziari della Ghelas, l’amministratore Francesco Trainito ha concluso le sue valutazioni. Ieri, ha messo la firma su un provvedimento di nomina di un legale, l’avvocato Salvatore Ciaramella, che ha ricevuto l’incarico di esercitare un’azione di “responsabilità professionale”. La determina, pubblicata all’albo on-line della municipalizzata, non precisa altro, dato che il resto del contenuto è secretato. L’incarico legale però è destinato a far valere le ragioni dell’azienda nei confronti di ex amministratori, che hanno guidato la società in house, anche ben prima dell’avvento di Trainito. Lo stesso manager non fornisce ulteriori dettagli. Prima del suo avvento, già l’avvocato Gianfranco Fidone (che aveva avuto l’incarico di amministratore dal commissario straordinario Rosario Arena) aveva messo nero su bianco una scelta di questo tipo. Probabilmente, l’analisi degli atti e dello stato finanziario della società ha convinto Trainito, inducendolo ad un passo che potrebbe rivelarsi importante, anche nell’ottica di comprendere le ragioni di un deficit economico, alimentato principalmente dal debito maturato nel tempo con i fondi pensione dei lavoratori.
L’imprenditore e i suoi esperti di riferimento, fin dal momento dell’insediamento hanno avviato le verifiche per ricostruire carte e numeri, arrivando all’approvazione del bilancio 2019, con una corrispondenza nel rapporto tra debiti e crediti. La strada giudiziaria è stata intrapresa a tutela degli interessi della Ghelas, che nel tempo ha spesso dovuto affrontare non poche traversie di tenuta finanziaria. L’amministratore aveva già spiegato che se avesse accertato la fondatezza dei presupposti, avrebbe sicuramente dato via libera all’azione giudiziaria, anche nei confronti di chi lo ha preceduto.