Gela. Impazza il prezzo del pane, con differenze anche di 1 euro e 50 centesimi al chilo. I panificatori gelesi hanno scelto la via della liberalizzazione, dissociandosi anche dalle confederazioni di categoria.
La loro decisione sarà discussa a Palermo, presso l’assessorato alle Attività produttive, alla presenza delle quattro confederazioni di categoria. Nonostante la crisi, non si è registrata la corsa dei consumatori al prezzo del pane più basso. In via Generale Cascino con un euro è possibile acquistare un chilo di pane.
Nel rione Caposorpano si registrerebbe una situazione paradossale, con il prezzo al chilogrammo che varia tra 1,50 e 2,50 euro. Non si sarebbero adeguati i supermercati, ma la situazione potrebbe non durare a lungo.
“E’ saltato ogni accordo senza per questo avere ricevuto comunicazioni – accusa Antonio Ruvio di Casartigiani del Golfo – Oggi il prezzo del pane è libero con prezzi anche di 1,5 euro al chilo. La riduzione del prezzo potrebbe fare felici i cittadini, ma bisogna stare attenti a non cedere sulla qualità dei prodotti. Una volta stabilito il prezzo, devono essere i controlli a garantire il rispetto delle leggi e della qualità del pane.
Ci sforziamo a predicare – aggiunge Ruvio – ma rischiamo di rimanere inascoltati. Con Salvatore Terlati, presidente dell’associazione “Don Luigi Sturzo”, abbiamo convocato un incontro con i panificatori che vogliono sistemare il comparto. Nei prossimi giorni affronteremo il problema a Palermo, presso l’assessorato alle Attività produttive. Parleremo della liberalizzazione dei prezzi e degli orari. I Comuni non hanno recepito la nuova ordinanza.
Si discuterà per fare chiarezza con una legge e dire se la decisione sarà delegata ai comuni”. Intanto, una rappresentanza degli oltre 50 panificatori gelesi ha deciso di ignorare le associazioni categorie, liberalizzando il prezzo del pane.