Gela. Le carrozzine si ribaltano all’uscita della posta. Il minuscolo marciapiede non garantisce l’isola salvagente ai disabili che rischiano di essere travolti dalle autovetture.
La situazione non migliora all’interno dell’ufficio postale di via Verga, dove i locali ospitano un unico ufficio per assistere i disabili che comunque non è accessibile alle carrozzine.
Mancano anche i servizi igienici. Il bancomat (bancoposta) è letteralmente off-limits alle sedie a rotelle e ai passeggini. Il progettista ha pensato di trovargli una collocazione nel tratto più stretto del marciapiede (è largo poco più di mezzo metro), il percorso è ostruito dalla presenza di paletti, supporti della segnaletica stradale e dell’illuminazione pubblica.
Eppure, l’ufficio postale di via Giovanni Verga, per l’amministrazione comunale è agibile. Nessun dubbio nemmeno per i vertici di Poste italiane che non hanno esitato a investire in quel locale nonostante fosse sprovvisto del certificato di agibilità, ignorando anche le segnalazioni di esponenti politici e associazioni di categoria.
Ad accendere nuovamente i riflettori sull’annosa vicenda dell’agenzia postale di via Verga è Paolo Capici, dell’Associaione H, che mercoledì prossimo illustrerà i disagi per i disabili della struttura ad un responsabile delle Pose italiane.
“Vogliamo evidenziare la necessità di abbattere le barriere architettoniche nella sede postale di via Verga – spiega Capici – dove i disabili non possono accedere ai servizi. Manca anche una pedana al marciapiede antistante l’ingresso dell’ufficio. All’uscita la mia carrozzina ha rischiato di ribaltarsi, finendo contro le autovetture di transito per via Verga. Era stato chiesto senza successo al sindaco Angelo Fasulo di collocare dei dossi artificiali per rallentare la corsa dei mezzi”.
La scorsa estate anche il popolo del Pdl, con Alessandro Pagano e l’ormai ex Gaetano Trainito, avevano promesso un intervento risolutore prima di sparire nel nulla.
