Gela. Come anticipato ieri, sulla vicenda dell’uso dei fondi Eni destinati alla terapia intensiva dell’ospedale “Vittorio Emanuele” è stata depositata un’interrogazione all’Ars. Il primo firmatario è il deputato dem Giuseppe Arancio, che chiede spiegazioni sul fatto che una parte dello stanziamento sia stata usata per la progettazione anche di posti di terapia intensiva al “Sant’Elia” di Caltanissetta. “Il territorio di Gela ha pagato un prezzo altissimo con gravi conseguenze per la salute dei cittadini a causa dell’inquinamento atmosferico prodotto dal polo petrolchimico. E’ pertanto giusto – si legge nel testo e spiega Arancio – che i fondi disponibili siano integralmente utilizzati per potenziare il servizio sanitario della città di Gela, quale minimo ristoro per i danni patiti in un’ottica di giustizia sociale e non di sterile campanilismo. La struttura nissena, peraltro, sebbene sicuramente meritevole di investimenti, ha già una dotazione maggiore di posti di terapia intensiva a parità di utenza”.
L’interrogazione è rivolta soprattutto all’assessore regionale alla sanità Ruggiero Razza. Allo stesso modo, a Palazzo di Città, il gruppo consiliare del partito ha depositato un’interrogazione gemella, rivolta però al sindaco Lucio Greco, che ad oggi non è intervenuto.
