Uccise la madre, una nuova perizia per Greco: aperto il processo d’appello

 
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Gela. Una nuova perizia per comprendere se il trentottenne Fabio Greco abbia ucciso la madre adottiva, Iolanda Di Natale, in stato d’incoscienza oppure in maniera del tutto volontaria. Lo hanno deciso i giudici della Corte d’assise d’appello di Caltanissetta subito dopo l’apertura del processo di secondo grado nei suoi confronti.

Sarà un pool di esperti, quindi, a valutare lo stato psichico dell’imputato al momento dell’omicidio. Greco uccise la madre, nell’agosto di due anni fa, all’interno dell’abitazione di famiglia di via Cocchiara. La richiesta di una nuova perizia è stata formulata sia dal procuratore generale sia dal legale che rappresenta i familiari della vittima, l’avvocato Flavio Sinatra.
Nel novembre di un anno fa, il giudice dell’udienza preliminare del tribunale Veronica Vaccaro dichiarò la non imputabilità di Greco davanti ad uno stato psichico che gli esperti incaricati di valutarne le condizioni definirono di evidente schizofrenia. In questo modo, venne accolta la linea di difesa portata avanti dal legale Giacomo Ventura. All’uomo, però, venne ugualmente comminata la permanenza, per almeno quindici anni, in un ospedale psichiatrico giudiziario. Adesso, verrà eseguita una nuova perizia dagli esperti che verranno nominati dai giudici di secondo grado. L’assegnazione dell’incarico dovrebbe effettuarsi già nel corso dell’udienza fissata per il 20 giugno.
Fin dall’inizio dell’intera attività d’inchiesta, l’avvocato Giacomo Ventura ha messo in luce lo stato d’instabilità psichica del suo assistito.

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