Gela. Le zone scolastiche, aree a ridosso degli istituti e senza la presenza di automobili e altri veicoli, sono ormai legge, con la conversione del decreto Semplificazioni, da parte del governo. La Fiab locale, che più volte ha sperimentato il blocco delle auto davanti alle scuole della città, adesso attende che l’amministrazione comunale prenda una posizione chiara. Senza auto e relativi scarichi, si riduce il tasso di inquidanamento e gli alunni, soprattutto i più piccoli, possono riappropriarsi degli spazi scolastici. La didattica sta per riprendere, dopo l’emergenza Covid. “Le amministrazioni possono legittimamente chiudere al traffico le strade in prossimità degli istituti scolastici durante gli orari di ingresso e di uscita permettendo ai ragazzi, ai bambini, ai genitori e al personale scolastico, di raggiungere la scuola a piedi o in bici. Non si chiede di lasciare per forza l’auto a casa – dice il presidente Fiab Gela Simone Morgana – quello che si chiede è di lasciare l’auto ad alcune centinaia di metri di distanza dalla scuola, in modo da evitare la concentrazione dei gas di scarico tossici e la sottrazione dello spazio pubblico. L’amministrazione comunale non ha più scuse, adesso, con l’approvazione normativa, istituire le zone scolastiche in città diventa una scelta precisa”.
La Fiab attende un provvedimento ufficiale della giunta. “Da un lato la volontà di tutelare i diritti dei cittadini, incluso quello alla salute e, dall’antro – conclude Morgana – la volontà, opposta, di favorire l’uso dell’automobile in violazione di quegli stessi diritti. Cosa sceglieranno? Come Fiab speriamo che il sindaco e la sua giunta procedano alla tempestiva istituzione delle zone scolastiche, dimostrando di volere dare un nuovo indirizzo alla protezione dei diritti dei cittadini, di volere proteggere i bambini ed i ragazzi, di volere restituire lo spazio pubblico alle persone sottraendolo alle auto”.