Gela. Bloccato e fuori uso da almeno un mese. L’ascensore che serve gli uffici di medicina legale, ubicati al quinto piano di uno stabile di via Venezia, non è ancora rientrato in funzione. Così, accedere agli uffici diventa praticamente impossibile per chi non riesce a sostenere la fatica delle tante rampe di scale. E’ accaduto anche negli ultimi giorni ad una donna in stato di gravidanza e ad un cardiopatico, che non sono rusciti a raggiungere gli uffici. Allo stesso tempo, l’ascensore, ormai decisamente vetusto, non è facilmente accessibile ai diversamente abili. Prima di raggiungerlo, nell’androne dello stabile si parano davanti le prime scale. L’abbattimento delle barriere architettoniche non è stato eseguito.
L’elenco dei disservizi, però, prosegue ancora. Poche settimane fa, l’allarme l’aveva lanciato l’associazione H, dell’avvocato Paolo Capici. Dopo il periodo di lockdown per l’emergenza Covid, non sono più ripartiti servizi come quello per i disabili gravissimi e per i pazienti affetti da Alzheimer. Anche in questi casi, non sembrano esserci tempi certi per la ripresa.
