Gela. Sui trecentomila euro delle compensazioni Eni che l’amministrazione comunale intende destinare alla riqualificazione delle aree verdi della città, “si deve fare chiarezza”. Lo sostengono i componenti di “Cittadini attivi”, che chiedono di rendere pubblico l’accordo attuativo che sblocca le somme delle compensazioni, previste nel protocollo di intensa di sei anni anni fa. “Noi cittadini vogliamo una città migliore anche sul piano della riqualificazione del verde pubblico – dicono Ascianio Carpino e Orazio Mili – vogliamo sperare che quelle somme prelevate dalle compensazioni Eni non serviranno alla sistemazione, per l’ennesima operazione di manutenzione straordinaria e pulizia del verde pubblico in città. Comunque, per chiarire al meglio, visto che è anche un nostro diritto leggere quell’accordo, bisogna renderlo pubblico”. Già il consigliere comunale del Movimento cinquestelle Virginia Farruggia si è detta contraria all’ipotesi di destinare le somme agli interventi di manutenzione del verde, per i quali dovrebbero essere previsti fondi specifici.
Per “Cittadini attivi” è fondamentale che anche la città venga coinvolta su scelte che riguardano somme destinate ad opere per la collettività. “Solo in questo modo noi cittadini potremmo valutare veramente cosa prevede l’accordo – proseguono – e quali sono le aree nuove destinate al decoro urbano del verde pubblico, visto che queste somme non devono essere destinate nè alla manutenzione straordinaria nè a quella ordinaria del verde urbano pubblico. Noi, attendiamo”. L’assessore al decoro urbano Giuseppe Licata, che ha avallato l’intesa sui trecentomila euro, ha comunque spiegato che non serviranno per gli interventi di semplice manutenzione, ma per un progetto complessivo di riqualificazione.