Gela. Gli ultimi controlli sono recenti. Gli agenti della municipale e il personale tecnico del Comune hanno individuato altre opere abusive, realizzate senza autorizzazioni. Interi piani costruiti in assenza di concessioni edilizie, tettoie e box, sono solo gli ultimi casi accertati. A Palazzo di Città, sono state emesse nove ordinanze di demolizione. I manufatti, di qualunque tipo, vanno abbattuti. Le verifiche hanno toccato diverse zone, soprattutto quelle periferiche (Settefarine e Cantina Sociale), ma anche la frazione balneare di Manfria, dove è stato individuato un immobile edificato senza autorizzazioni. Da mesi, è in aumento il numero di ordinanze firmate dall’ispettorato tecnico del settore urbanistica e territorio del Comune. Si attende che il regolamento sulla gestione degli immobili abusivi (la percentuale in città è tra le più alte dell’isola) arrivi in aula consiliare. Dalla Regione sono giunte precise prescrizioni. Prefettura e procura seguono l’intera vicenda. Bisognerà però trovare una soluzione anche per il servizio di istruttoria delle domande di condono edilizio. Molte pratiche vanno a rilento e in quest’ultimo periodo le attività si sono fermate.
Negli scorsi mesi, c’era stata una proroga agli ex Politecnica, che dopo l’addio della società esterna, hanno proseguito ad occuparsi delle istanze di sanatoria presentate agli uffici del Comune. Si è anche ipotizzato che il servizio possa essere affidato alla municipalizzata Ghelas.