Gela. Il confronto tra politica e tecnici, sul piano triennale delle opere pubbliche, è ripreso anche giovedì, sempre a Palazzo di Città. Ci sono alcune proposte, ancora non rese note, che sono state avanzate sia dalla commissione sviluppo economico che dal gruppo di “Una Buona Idea”. Il piano triennale, come spesso capitato, non può contare su risorse finanziarie consistenti e anche per questo motivo il sindaco Lucio Greco sta tentando di mettere insieme politica, dirigenti e tecnici del municipio, probabilmente pure per evitare brutte sorprese in aula. Anche in maggioranza, sanno però che il vero discrimine riguarda le risorse economiche per portare avanti gli iter. I rup dell’ente (numericamente già piuttosto ridotti) sono coinvolti nelle procedure che toccano i finanziamenti del “Patto per il Sud” e quelli di “Agenda Urbana” e i tagli imposti dalla Regione negli ultimi mesi non sono buoni auspici. Si tenterà di intercettare risorse finanziarie, ma in questa fase non è così semplice. L’assessore allo sviluppo economico Terenziano Di Stefano aveva proposto di tentare la carta delle compensazioni Eni, mettendo a disposizione somme per la progettazione e i rup. Ad oggi, non sembrano esserci spazi di manovra. I rup comunali sono sovraccarichi e l’amministrazione non si può permettere altri passi falsi, con ulteriori definanziamenti.
Il confronto va avanti con il dirigente Emanuele Tuccio, ma a questo punto è probabile che in aula arrivi un piano triennale, privo di progetti roboanti, magari con l’inserimento delle schede tecniche di quelli avanzati dai consiglieri. La grande incognita rimane sempre quella delle coperture finanziarie.