Gela. L’intesa, quasi totale, tra l’amministrazione comunale e i vertici di Ghelas, la municipalizzata di Palazzo di Città, è stata formalizzata, anche dopo l’approvazione del bilancio 2019. Il manager Francesco Trainito ha aderito alla transazione nei rapporti di debito-credito che da anni pesano sulle casse della società in house e di Palazzo di Città. I vertici di Ghelas hanno accettato di rinunciare al credito da oltre 559 mila euro, per una serie di prestazioni e interessi di mora maturati negli anni, ma allo stesso tempo la giunta ha varato un provvedimento con il quale autorizza il rifinanziamento di circa 389 mila euro, ai quali si aggiungono altri 150 mila euro (per completare attività e lavori per l’anno 2020). Somme tutte destinate a Ghelas. In sostanza, la rinuncia al credito da 559 mila euro, in passato maturato anche rispetto a prestazioni fuori convenzione che vengono definite negli atti di “incerta fondatezza”, viene bilanciato da un totale di poco superiore ai 539 mila euro, che verranno comunque incassati dall’azienda guidata da Trainito. Un clima di “fair play” istituzionale, basato sulle carte e sui numeri della multiservizi, che ha anche spinto a rinunciare al procedimento giudiziario che la contrapponeva al Comune. Al centro del contendere un decreto ingiuntivo fatto notificare in municipio dalla precedente guida Ghelas. L’azienda chiedeva il pagamento di 505 mila euro, anche in questo caso per fatture non saldate, relative al 2016 e al 2017. Una parte dell’ammontare (circa 221 mila euro) è già stato versato dal Comune, che con l’intesa adesso raggiunta ha accettato di pagare altri 200 mila euro, a patto che Ghelas rinunci all’azione in giudizio.
Le parti hanno raggiunto l’intesa, con il decreto ingiuntivo e la relativa causa in tribunale che vengono superati dall’accordo complessivo, autorizzato anche dal dirigente del settore bilancio Alberto Depetro.