Gela. “Intorno alle vicende dei rifiuti si stanno verificando fatti molto gravi. Dopo il primo esposto, che abbiamo presentato diversi mesi fa sulle gare andate deserte, ne stiamo per presentare un altro”. Il presidente dell’associazione “Aria Nuova” Saverio Di Blasi, che da poco è stato scelto anche come coordinatore territoriale del movimento dei “Gilet arancioni”, ritiene che quanto sta accadendo in città possa profilare anche l’ipotesi di un eventuale danno erariale. “Perché si arriva al punto di dover trasferire la frazione organica fuori Regione, con costi che pesano sulle casse del municipio? – dice – i cittadini pagano per il servizio e si trovano i rifiuti in strada. L’amministrazione comunale deve chiarire e la questione non si può limitare solo alle gare deserte, sulle quali abbiamo già chiesto che venga fatta chiarezza, presentando un esposto alla procura e alla guardia di finanza. Se il sindaco non riesce a gestire questa situazione, faccia un passo indietro. Anche sulle gare abbiamo spiegato che potrebbero esserci interessi dietro a quello che è accaduto. Non ci convince il fatto di aver affidato tutta la procedura ad una Centrale di committenza privata”. Alcuni mesi fa, gli investigatori hanno acquisito diversi atti sulle gare, sia in municipio che negli uffici dell’Ato Cl2. Di Blasi considera inoltre da respingere la proposta di un inceneritore, avanzata qualche giorno fa dal presidente della commissione consiliare ambiente Rosario Trainito.
“E’ inammissibile – conclude – come si fa a proporre la realizzazione di un inceneritore quando invece, ad ogni livello istituzionale, si cercano soluzioni per lo smaltimento dei rifiuti senza generare impatti ambientali? Bisogna invece risalire alle responsabilità di un servizio che non riesce ad essere garantito, nonostante i cittadini paghino, trovandosi a vivere però in una città sempre sporca”.